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IL CANOTTAGGIO TI ASSORBE COMPLETAMENTE, MA LA VELA È UNA PASSIONE PROFONDA

Nicholas Brezzi: la carriera del Cyclor alla sua seconda America’s Cup

NICHOLAS BREZZI | ROWING ABSORBS YOU FULLY, BUT SAILING IS A DEEP PASSION

«Il momento del dock-out prima della regata, quando sfili davanti alle famiglie, agli amici e ai fan per andare in barca è tutto un applauso, un suono di trombe, uno sventolare di bandiere, eppure io non ricordo alcun rumore, non ricordo uno solo di questi momenti. In quell’istante il mio pensiero era solo focalizzato sul fatto che dovevo fare qualcosa di grande». Cyclor nel Power Team di Luna Rossa Prada Pirelli con il numero 9, Nicholas Brezzi Villi è profondamente legato al mare e ha sempre praticato sport acquatici, prima vela e poi canottaggio. In quest’ultima disciplina ha vinto un Campionato Europeo con la Maglia Azzurra per poi conquistare un oro, un argento e due bronzi Mondiali.

«La vela è il mio primo grande amore», dice l’atleta che vanta la vittoria di un Campionato Italiano ORC, di una Giraglia e di tre edizioni della Barcolana. «Il canottaggio ti chiede tanto a livello fisico, ti svuota, mentre la vela è qualcosa di più profondo, perché comprende anche la passione per l’oggetto-barca e per la tecnologia che ci sta dietro. Sono triestino e per me la vela è tutto».

Tra gli ultimi a fare i test attitudinali presso la base di Luna Rossa Prada Pirelli a Cagliari, in vista dell’edizione del 2021, Nicholas era molto incerto sull’esito, ma qualche ora prima di rientrare a Trieste arriva la sorpresa: «Shannon Falcone mi chiede se ho tempo per rifare il test sul grinder, perché è convinto che potrei fare meglio della prima volta. Ci provo e ce la metto tutta. Al momento di andare via, Max Sirena (Skipper e Team Director, ndr), mi dice che sono andato bene e che se mi va, mi aspettano nel team».

Grinder sull’AC75 per la 36^ America’s Cup – presented by Prada, oggi Brezzi Villi è uno dei cyclor a bordo di Luna Rossa. Dell’edizione di Auckland porta impresso un ricordo indelebile: «In quell’occasione ho scoperto che lo sport in generale e la Coppa America sono su due livelli diversi. Quando vinci un mondiale o una medaglia olimpica, nel canottaggio come in un’altra disciplina, la gente ti fa i complimenti, ti applaude, ti stringe la mano. Quando abbiamo vinto la PRADA Cup con Luna Rossa, invece, le persone si avvicinavano e ci dicevano “grazie”».