Luna Rossa, le nostre notti magiche
Il team Luna Rossa Prada Pirelli incontra il pubblico al Festival dello Sport di Trento per raccontare le emozioni vissute dai protagonisti durante la 36esima edizione dell’America’s Cup a Auckland.

Trento, 7 ottobre 2021
Tante le emozioni emerse durante la tavola rotonda moderata dal giornalista Gian Luca Pasini de La Gazzetta dello Sport che ha ripercorso i momenti piú significativi delle competizioni di Auckland. Protagonisti della serata Max Sirena, Skipper e Team Director, Gilberto Nobili, Operations Manager, e Nicholas Brezzi, velista del progetto “new generation”.

Sul palco é stata esposta la PRADA Cup mentre uno speciale allestimento all’esterno del Palazzo della Regione di Trento, presso cui si é tenuto l’incontro con il pubblico, metteva in mostra una riproduzione del foil dell’AC75 Luna Rossa a grandezza reale.
Grande spazio per le testimonianze dirette dei protagonisti: l’orgoglio per l’aver riportato l’attenzione alla vela italiana, la vittoria della PRADA Cup, la coesione del team, le emozioni per chi la Coppa America l’ha invece vissuta per la prima volta.
Max Sirena, Skipper e Team Director, non ha nascosto la riconoscenza per l’affetto e il seguito ricevuto durante le regate. “Sono orgoglioso di avere avvicinato tanta gente alla vela. Fa piacere avere tanti tifosi e avere emozionato gli italiani in un periodo complicato per il Paese, anche se non ci dobbiamo dimenticare che il lavoro non é ancora finito...”. Poi ha proseguito: "Mi sono emozionato dopo che è finita la finale, ovvero un evento durato tre anni e mezzo, con 120 persone che lavorano h24 per la barca. Sono rimasto molto orgoglioso e sorpreso della reazione dei ragazzi, questa è la mia ottava Coppa America, ne ho vinte due e non ho mai trovato un gruppo di lavoro così affiatato".


Gilberto Nobili, Operations Manager e grinder a bordo, ha messo in evidenza l'alta competitività della finale di Coppa America, dove "lo sfidante arriva più preparato, il defender è quello che ha lavorato di più sulla barca. Ci siamo convinti che potevamo vincere delle regate, ma solo se facevamo una regata perfetta”.
Nicholas Brezzi, grinder a bordo e alla sua prima coppa America, ha commentato: "Abbiamo avuto la fortuna e l'onore di partecipare alla finale e abbiamo creato un gruppo incredibile che Max e gli altri hanno plasmato. Quello che abbiamo fatto non è scontato, arrivare lì sembra naturale da tifoso, ma più passa il tempo, più ci si rende conto di quanto é straordinario quello che abbiamo fatto. Io ancora non ci credo. Era il mio sogno gareggiare in Coppa America e ora devo rivedere le immagini per poterci credere".
In chiusura di serata non poteva mancare un pensiero alla prossima edizione della Coppa America: "Penso che i neozelandesi non sappiano davvero dove farla, sanno però che più rallentano a comunicarlo, maggiore è il vantaggio per loro. Io spero che sia una delle tre location dell'emisfero nord, magari Valencia o Barcellona, più vicina a noi. Dal punto di vista del romanticismo, sarebbe più giusto e bello farlo a Auckland in Nuova Zelanda", ha commentato Max Sirena.
